Succede
https://www.alessandramachella.com/web/wp-content/uploads/2015/10/IMG_8560-1024x682.jpg 1024 682 Alessandra Machella Official Website Alessandra Machella Official Website https://www.alessandramachella.com/web/wp-content/uploads/2015/10/IMG_8560-1024x682.jpgSuccede . Succede che uno nasce, e inciampa in un sogno . Succede che poi fa i conti con tutti i giorni e con l’impegno che ci vuole per realizzarlo.Un sogno, una roba tua, intima. E la vita ti mette alla prova, un attimo, una frase, e tutto sembra disfarsi. Succede. Succede che se uno vuole qualcosa davvero si rialza ogni volta come se fosse la prima volta. Succede che un sogno da realizzare ti fa vivere di tante prime volte, che si ripetono . Un nuovo passo porta dentro sempre il primo che hai imparato a fare da piccola; una nuova corsa in auto verso l’ennesima città da suonare e da cantare ha dentro il primo giro in bicicletta fatto con tuo padre a 4 anni; l’ennesima porta in faccia fa male come il primo dentino che ti è caduto. Succede . Succede che le parole non bastano mai, a me, e allora ci metto la musica sotto, e ci scrivo le canzoni. Succede che quello che faccio, che suono, che scrivo mi piace così tanto da farmi amare tutte le cicatrici che ho collezionato, e ne voglio ancora, perché ogni cosa che vivo diventa una cosa che scrivo. E allora ho capito che il mio lavoro è il mio psicologo; le canzoni mi ascoltano, ed io ascolto loro, e mi sento meglio.Succede, che non bisogna mai fermarsi, perché c’è sempre qualcosa da raccontare ancora, perché c’è sempre qualcuno che ancora ha voglia di ascoltare.
Io sono solo una cantautrice, e la chitarra è la mia antenna per cogliere il positivo che il destino, per caso, mi offre. E la mia tv sarà sempre accesa.








Mi piace pensare che scrivere possa essere un modo per preservare il nostro tesoro più grande dal ladro per eccellenza , il tempo. E il nostro tesoro più grande siamo noi stessi; e quello che siamo viene definito ogni secondo da ciò che abbiamo intorno. E’ stupido dire “io sono così e non cambio”; i camaleonti cambiano colore della pelle per sfuggire dai pericoli, perché non possiamo farlo noi che siamo gli “esseri superiori”?! E poi cosa siamo, se non derivati e depandances di ciò che ci circonda, nell’eterna relazione biunivoca tra noi e le cose stesse? Mi guardo intorno e vedo qualche quadro appeso, una contenitore per cocktails a forma di palma ma con dentro delle gomme da masticare, un divano fluo, la padella sul fuoco acceso. Qualche piatto da lavare. In una nuova casa, in una nuova città, che da un anno mi ha accolto: Roma. Roma, immensa ed eterna come la stessa parola dice, leggendola al contrario. Che poi l’amore è quello che mi ha spinto sempre a camminare dentro nuove cose: dentro nuove città, nuovi volti, nuove canzoni, nuove strade, nuove emozioni, nuovi tatuaggi, nuovi sguardi da incrociare nei nuovi incroci che ogni giorno riescono a sorprendermi ancora. Mi sono sentita sempre una pecorella nera in cerca di identità, forse Macerata (la mia città natale) mi era diventata semplicemente troppo stretta, avevo già respirato tutta l’aria che poteva contenere. Forse per questo sono piombata dentro una città immensa, abito in un nuovo quartiere che consta di 600.000 abitanti, vivo in un nuovo lavoro che un po’ con le Pecore ha a che fare ( n.b. Un Giorno da Pecora, Radio Rai 2 ). Ma io sono una Pecora 2.0; e nasce così un blog . Perché nell’era della glocalizzazione, dove per ritrovare la mia macchina parcheggiata posso usare il mio telefono, una pecora bruca la sua erba fatta di mega-byte e traccia il suo sentiero scrivendo nell’etere, affinché tutti coloro che vogliono… possono… leggere, interagire con me, scambiare vita e opinioni. Nasce così il mio Autogrill delle parole, dove potrete fermarvi a sostare semplicemente osservando le mie esposizioni di foto , video pillole, collegamenti in diretta e tutto il ben di Dio che ci offre un 2015 a forma di mela …… che magari troverete anche trash, ma di cui poi non riuscirete a fare a meno. Benvenuti a casa, nel MacheBlog .